Il Pap test, o test di Papanicolaou, è un esame di screening ginecologico che serve a individuare precocemente anomalie delle cellule del collo dell’utero (cervice uterina), anche prima che si trasformino in tumore. È uno strumento fondamentale nella prevenzione del tumore del collo dell’utero, una delle neoplasie femminili più prevenibili e curabili se diagnosticata in tempo.
Durante la visita ginecologica, il medico o l’ostetrica inserisce uno speculum nella vagina per visualizzare la cervice e preleva delicatamente alcune cellule con una spatolina o uno spazzolino. Le cellule vengono poi analizzate in laboratorio. L’esame dura pochi minuti, non è doloroso ma può risultare lievemente fastidioso.
Il Pap test permette di rilevare alterazioni cellulari dovute al virus HPV (papillomavirus umano), spesso prima che compaiano sintomi, di individuare lesioni precancerose (come le displasie cervicali) e in alcuni casi, riconoscere infezioni vaginali (come vaginosi batterica, micosi vaginale o altre infiammazioni).
Il Pap test si consiglia, in assenza di sintomi o fattori di rischio, a tutte le donne a partire dai 25 anni, ogni 3 anni, oppure secondo le indicazioni del proprio ginecologo in base alla storia clinica.
Dai 30 anni in poi può essere affiancato o sostituito dal più moderno HPV test, che ricerca direttamente la presenza del papillomavirus, principale causa delle lesioni cervicali.